Fotografia

Durante la mia ricerca di dottorato sul sufismo europeo tra Milano e Parigi, ho utilizzato la fotografia come strumento per facilitare l’elaborazione delle note di ricerca.

Il cambiamento di prospettiva metodologica ed epistemologica avviene con la ricerca su Mamma Schiavona e i femminielli, nel quadro del progetto ANR Cirelanmed, di cui parlerò in seguito.

Attorno a Mamma Schiavona ruotano numerosi attori, legati fra loro da relazioni complesse, nelle quali si intrecciano religione cattolica, tradizioni popolari e questioni LGBT; tutto questo e la ricchezza estetica di questa celebrazione religiosa, mi hanno spinto a riconsiderare lo strumento fotografico. Ho riflettuto sulla sua caratteristica di strumento di divulgazione, utile per mostrare al grande pubblico un fenomeno ancora poco conosciuto e che merita di essere discusso. Infatti, opinione comune vuole che la religione e le questioni LGBT siano considerate in opposizione totale.

Il secondo cambiamento metodologico che sto vivendo, riguarda l’utilizzo della fotografia come strumento attivo di comprensione, ossia come strumento euristico: l’etero-grafia.

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